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Come ci si prepara per la colonscopia?

Notizia del 13/04/2009

Scritto da admin

La colonscopia è un esame endoscopico che per l’esecuzione richiede una accurata pulizia intestinale.

In farmacia deve essere acquistato il preparato in polvere specifico (PEG) da usare per la pulizia del colon.

ISTRUZIONI D’USO

Sciogliere la polvere in quattro litri di acqua fredda.

Iniziare la preparazione alle ore 5.00 del giorno stabilito per l’esame, rispettando il digiuno dalle ore 24.00. In alternativa, la preparazione può essere iniziata il giorno antecedente l’esame endoscopico, assumendo 2 litri di soluzione a partire dalle ore 15.00, la sera mangiare solo una minestrina e il mattino successivo alle ore 6.00 bere i restanti 2 litri di preparato.

In entrambi i casi le modalità di assunzione della preparazione sono identiche e consistono nel bere un quarto di litro di questa soluzione ogni quarto d’ora, bere la soluzione troppo velocemente può provocare nausea e vomito. Dopo un’ora, un’ora e mezzo, dovrebbe cominciare lo stimolo all’evacuazione. Continuare a bere (eventualmente anche più di 4 litri se fosse necessario) finché si inizierà ad evacuare acqua giallognola, senza presenza di feci. Ci si può aiutare, in caso di nausea o vomito, bevendo dei sorsi di thè, o mangiando una caramella.

In caso di vomito ripetuto, di forti dolori addominali o di difficoltà nel bere la soluzione, sospendere l’assunzione della preparazione e contattare il Servizio di Gastroenterologia al numero di telefono 0439/883311.

Nei 4-5 giorni prima dell’esame, adottare una dieta povera di scorie (limitare il consumo di frutta e di verdura evitando nel modo più assoluto uva, kiwi, pomodori, semi di lino e, in genere, tutta quella con semi).

Durante l’esame potrebbe essere necessario somministrare dei farmaci (antidolorifici, ansiolitici, antispastici); in particolare, in caso di dolore, può essere praticata una iniezione endovena di farmaco sedativo/antidolorifico. L’eventuale sedazione indotta rende pericolosa la guida di automezzi per almeno 12 ore dopo l’esame; è quindi necessario farsi accompagnare da un conoscente che possa guidare l’auto, ed avvertire il paziente della possibile persistenza per diverse ore di effetti residui dei farmaci utilizzati per la sedazione/analgesia sulle funzioni intellettive.

Il mattino dell’esame il paziente potrà normalmente assumere la terapia in atto (es. antipertensiva, antidiabetica, cardiologica), portare con sé l’elenco dei farmaci abitualmente assunti.

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