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Chi siamo

LA PREVENZIONE E LA CURA DELLE MALATTIE GASTROINTESTINALI A FELTRE SI STA ARRICHENDO DI NUOVE FUNZIONI E TROVA SOSTEGNO NEL VOLONTARIATO CON LA PARTECIPAZIONE DELL’ ASSOCIAZIONE ARIANNA: IL FILO DELLA SOLIDARIETÀ PER LA PREVENZIONE E LA CURA DELLE MALATTIE DELL’ APPARATO DIGERENTE

Perché il volontariato a Feltre si impegna anche nel settore della gastroenterologia?

Questo Paese ha mostrato attraverso l’impegno del volontariato grandi slanci di solidarietà in controtendenza rispetto ad una società che diventa sempre più individualista. Con l’Associazione Arianna: il filo della solidarietà per la prevenzione e la cura delle Malattie dell’Apparato Digerente si è voluto indirizzare l’impegno del volontariato anche in questo settore per sostenere e migliorare il servizio pubblico e rispondere a pazienti che vengono a trovarsi in condizioni di difficoltà.

Quindi sostenere le strutture, ma anche un impegno all’avvicinare sempre più l’attività sanitaria ai bisogni della popolazione.

Perché questa iniziativa è partita dal feltrino?

Indubbiamente nel settore della patologia gastroenterologica il nostro territorio presenta una situazione critica.

Non si tratta soltanto di tumori la cui incidenza è alta, ma anche di altre malattie (malattie infiammatorie croniche intestinali, del fegato, del pancreas, malattia da reflusso gastroesofageo e sue complicanze, lesioni precancerosi del tubo digerente) che condizionano negativamente la qualità di vita dei pazienti e per le quali l’UO deve quotidianamente confrontarsi.

Perciò pensiamo che supportare il servizio pubblico con iniziative di solidarietà sia un modo concreto per affrontare queste malattie e restituire ai pazienti una condizione di benessere.

L’attività di Arianna in questi anni

Sotto la guida del dott. Michele De Boni, Primario dell’Unità Operativa di Gastroenterologia del nostro Ospedale e dei suoi Collaboratori, l’ impegno della Associazione Arianna si è sviluppato in questi anni nel sostenere:

  • campagne educazionali sulla prevenzione delle Malattie dell’Apparato Digerente nel nostro territorio e nel Primiero
  • 2001: studio sulla popolazione pediatrica della Valle del Vanoi. Prevalenza dell’infezione da Helicobacter pylori utilizzando il Breath-test
  • dal 2003 sostegno alla campagna di prevenzione del cancro colo-rettale dell’ ULSS 2
  • attività di aggiornamento del personale medico ed infermieristico
  • sostegno alle pubblicazioni scientifiche prodotte nel periodo considerato
  • borsa di studio ad una laureanda in Scienze Infermieristiche
  • organizzazione di incontri scientifici a livello locale, regionale e nazionale (28-30 giugno 2007 : II° Congresso Nazionale VIDEOENDOSCOPIA CON CAPSULA)
  • 2005: nell’ambito della campagna di screening per la diagnosi precoce del tumore dello stomaco e di lesioni e condizioni precancerose gastriche della popolazione di Canal San Bovo condotta nei primi anni ’90 (1992-1994) ha finanziato il montaggio dei preparati istologici (personale tecnico dell’UO di Anatomia Patologica). Tali dati sono stati oggetto di studio ed utilizzati per l’elaborazione si una tesi di specializzazione in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva presso l’Università degli Studi di Padova (dicembre 2006).
  • sostegno alle persone con invalidità temporanea/permanente
  • donazione di apparecchiature ad elevata tecnologia all’Unità Operativa di Gastroenterologia (basti pensare alla videocapsula per lo studio del piccolo intestino e del colon)
  • finanziamento della certificazione di qualità dell’UO di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva; prende atto con piacere del mantenimento della certificazione internazionale (Normativa Europea UNI EN ISO 9001:2000) da parte dell’Istituto CERTIQUALITY.

Vogliamo congratularci con il Primario dott. Michele De Boni per la nomina, avvenuta in occasione del XIV Congresso Nazionale delle Malattie Digestive, a Consigliere Nazionale dell’ Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri, a coronamento di questo impegno sia nel campo assistenziale che della ricerca scientifica .

Con sentimenti di sincera gratitudine vogliamo ribadire l’impegno profuso dalla Direzione Generale dell’ULSS 2 per la gastroenterologia feltrina, tuttavia, evidenziamo la necessità di prendere in esame le seguenti considerazioni:

  1. l’epidiomiologia delle malattie dell’apparato digerente riveste un ruolo importante nella nostra Comunità.
  2. la mancanza di una gestione clinica diretta dei pazienti gastroenterologici ricoverati è un fattore negativo, quindi ribadiamo la richiesta di istituire posti letto per la gastroenterologia

Quali saranno i futuri progetti

E’ con orgoglio che comunichiamo alla popolazione tre importanti investimenti in apparecchiature diagnostiche:

  1. il completamento del sistema diagnostico con videocapsula anche per lo studio del colon. Potrà sostituire in alcuni casi la tradizionale colonscopia nella diagnosi di molte malattie primo fra tutti il cancro del colon.
  2. l’acquisto di un enteroscopio a singolo pallone per lo studio delle malattie del piccolo intestino. La videocapsula vede e registra, ma non permette di intervenire. Un limite che l’enteroscopio a singolo pallone può superare grazie ad una particolare tecnologia che fa progredire lo strumento fino al punto desiderato ed eseguire manovre diagnostiche (biopsie) e terapeutiche (asportazione di polipi, sclerosi di varici, cauterizzazione di lesioni sanguinanti). L’esame è ben tollerato e viene eseguito usando una sedazione analoga a quella che si usa per eseguire una colonscopia. L’Ospedale di Feltre sarà uno dei primi Centri del Triveneto ad utilizzare questa innovazione.
  3. L’ acquisto di uno strumento che permette lo studio della funzionalità della alte vie digestive, tramite la valutazione Ph\impedenzometrica del canale esofageo. L'Unità Operativa è anche altamente specializzata e dotata di avanzate attrezzature per lo studio e la cura dei disturbi della MOTILITA' GASTROINTESTINALE, della STIPSI e delle ESOFAGITI.
    La pH-impedenzometria è una nuova tecnica strumentale che combina la tradizionale pH-metria esofagea con l'impedenzometria. Quest'ultima misura l'impedenza di un bolo che attraversa l'esofago in senso retrogrado (quindi un refluito) lungo tutto l'organo. Infatti, il catetere d'impedenza ha sei anelli di registrazione disposti in modo da valutare il fenomeno per una lunghezza di 17 cm all'interno dell'esofago.
    Ciò permette di conoscere esattamente il livello di migrazione prossimale del refluito. L'impedenza è l'inverso della conduttività elettrica di una sostanza, per cui il reflusso liquido ha sempre una bassa impedenza rispetto alla linea di base. La concomitante misurazione del pH con elettrodo incorporato di antimonio è utile per differenziare il reflusso acido da quello non-acido e questa è un'informazione del tutto nuova rispetto alla pH-metria tradizionale. Nel reflusso acido la caduta d'impedenza si accompagna ad una caduta del pH sotto 4.0 unità, mentre nel reflusso non acido il pH rimane al di sopra di 4.0 unità. La capacità di diagnosticare i reflussi non acidi che non rispondono alla terapia medica con PPI è di particolare rilevanza, poichè in questi casi si può prospettare la terapia chirurgica con fundoplicatio ed esiste già uno studio clinico presentato al recente Congresso Americano di Gastroenterologia (Los Angeles 2006) che conferma la bontà di questa scelta.

E chi vuole iscriversi cosa deve fare?

Mettersi in contatto con la segreteria dell’Associazione che ha sede presso il Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Tel 0439 883311, fax 0439 883309, e-mail info@ariannasolidarieta.it.